Si chiama ‘nanolitografia’, è il processo che da sfere trasparenti dell’ordine dei nm crea strutture tridimensionali con lo scopo di costruire pezzi da utilizzare per diverse applicazioni nel campo dell’elettronica, della biomedica e persino della fotonica.
Molto meno costosa dei metodi tradizionali, permette di creare strutture 3D tutte in una volta, senza dover fare schemi 2D strato dopo strato.
L’approccio differente si basa sul mettere sfere di polistirene direttamente sulla superficie di un film fotosensibile. Queste nanosfere sono in grado di piegare e deviare la luce che passa attraverso loro. L’output del processo è controllato variando la dimensione delle sfere e il tempo di esposizione alla luce. Il processo è basato anche su un controllo preciso dell’angolo, delle lunghezze d’onda e della polarizzazione della sorgente luminosa.
Con un singolo fascio di luce – o fasci multipli – questa tecnica è in grado di rendere una vasta gamma di modelli di nanostrutture e può farlo con un investimento molto piccolo, tanto che potrebbe essere fatto nel proprio garage.
Come parte del processo, l’interazione luce-particella governata dallo scattering di Mie scolpisce strutture nuove in 3D, che presentano grande versatilità del modello e soprattutto basso costo.
Stampe 3D così economiche che puoi farle nel tuo garage!
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